Dalla tradizione
A Poggio, il bosco era l’elemento in cui si sviluppava la vita quotidiana del borgo producendo legname, carbone, castagne e favorendo la pastorizia.
Il legname, in prevalenza era composto da castagno faggio e cedro, veniva trasformato e selezionato per farne tavoloni, legna da ardere o carbone.
Il carbone, veniva ricavato dalle carbonaie; il legname era disposto in cerchio con un raggio di base di 2/3 metri ed assumeva, grazie all’esperienza dei montanari, una forma conica con un camino centrale e cunicoli laterali per il tiraggio dell’aria; dopo di che veniva acceso il fuoco che bruciava lentamente per 8/10 giorni, ottenendo così il carbone.
Le castagne, sino a poco tempo fa, erano la risorsa alimentare fondamentale per la vita dei montanari, venivano raccolte e poi essiccate in seccatoi e trasformate in farina nei numerosi mulini della montagna.
La pastorizia, era favorita da un florido ambiente naturale dove pecore e capre si potevano nutrire, ripagando così i pastori con il formaggio e la lana.
Nel Borgo si viveva in una realtà economica che permetteva appena di sopravvivere; alcune semplici tradizioni si sono tramandata di padre in figlio e le ritroviamo ancora oggi.
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